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Meditare è una pratica antichissima che porterà dei benefici anche alla vostra mente: è provato a livello scientifico!
Quella della meditazione è una pratica antica, che sta tornando di moda anche grazie ai suoi effetti positivi sul cervello, comprovati anche a livello scientifico.
Meditare calma, rilassa, apre la mente, migliora i rapporti con gli altri e acuisce l’intelligenza. Questi sono solo alcuni degli effetti della meditazione, perché la sua pratica costante può fortificare sia il corpo che la mente e mantenere in buona salute. Ma seguiamo le sue tracce nella storia, almeno fino a quando è possibile risalirvi.
La nascita della meditazione
La nascita di questa pratica si perde nella notte dei tempi: i Rabbini la conoscevano, come buona parte del popolo ebraico, e la praticavano regolarmente. I più dotti sembra che avessero imparato alcune pratiche di concentrazione fisica dagli Arabi e dagli Esseni. Il faraone Akhenaton rimaneva a lungo ad ammirare il sole al mattino in silenzio; Cristo, riporta la Bibbia, meditava spesso, per dialogare col Padre.
Ci sono tracce di pratiche meditative, spesso intrecciate con le pratiche religiose, sia in Oriente, dove alcuni esercizi Yoga si basano radicalmente sulla meditazione, che in Occidente, soprattutto presso gli ordini monastici, come quello di San Benedetto prima, e San Celestino poi, dove la meditazione veniva praticata anche nei campi coltivati.
La Scienza medica riconosce l’efficacia della meditazione
D’altronde anche la Scienza ufficiale ha riconosciuto i benefici delle pratiche di meditazione, soprattutto quelle orientali, e la utilizza per il controllo del dolore, l’immunologia, l’ipertensione, l’Alzheimer. Il suo uso a scopo terapico lo si deve a Jon Kabat Zinn, che circa trent’anni fa ha fondato il Center for Mindfulness all’University of Worcester proprio a questo scopo.
Ma anche Catherine Kerr, ad esempio, nella Brown University di Providence, l’ha usata per ridurre la sensazione di dolore. Ma è la sua pratica quotidiana, anche in base a quanto riportato sul sito meditazioneavanzata.com, che può regalare più di un effetto benefico. Ci sono vari tipi di meditazione, dalla Kundalini alla meditazione Zen, passando per lo Yoga, da scegliere sulla base delle proprie inclinazioni ed esigenze personali.
Dai Veda alle settimane di ritiro: la ricerca di felicità e salute
E se lo Yoga delle origini vediche già indicava la strada della vittoria sul dolore, come primo obiettivo per chi inizia a meditare, è Patanjali a sollecitare il superamento dello stato di coscienza, come gesto indispensabile per vincere la dipendenza dalle passioni. Un superamento da realizzare grazie ad un percorso spirituale, sollecitato anche dagli esercizi fisici e dalle posture simboliche. Lo Yoga d’altronde è pratica di vita, non solo esercizio, che porta, come sosteneva Mircea Eliade, a ottenere uno sviluppo consapevole della volontà e del controllo di se stessi.
E oggi, a praticare la meditazione, secondo le regole orientali dello Yoga, sono così tanti che si registra un vero e proprio boom dei centri di meditazione. Solo negli USA, infatti, ci sono 18 milioni di persone che meditano regolarmente, e i nuovi adepti aumentano di continuo. E si può meditare in città, nei centri abilitati, dopo il lavoro, oppure in opportuni luoghi sacri, nel silenzio rituale scandito solo dagli esercizi, mentre la mente rimane concentrata in se stessa.
Una breve assenza dal caos quotidiano, praticata da millenni, per guadagnare serenità e salute.
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